Supporto

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Supporto 2019-03-11T14:45:23+00:00

Lo Staff di Arti e Mestieri è sempre a tua disposizione per rispondere ad ogni tua domanda o esigenza.

Ti affiancheremo nel tuo progetto lavorativo con la nostra esperienza e cortesia.

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Qui troverai la soluzione

In  basso abbiamo riportato le risposte ad alcune delle domande più frequenti che ci vengono rivolte: se non vedi la risposta alla tua domanda, non esitare a contattarci. Siamo sempre disponibili a darti una mano.

Cos’è la pittura al quarzo? 2019-02-24T20:19:25+00:00

E’ un micro rivestimento plastico per esterno fra i più versatili.
La pittura al Quarzo e’ caratterizzato da una buona elasticità e resistenza allo sfregamento conferitogli da cariche di quarzo micronizzato, ha un ottima copertura e stabilità della tinta nel tempo ed è in grado di adattarsi alle condizioni climatiche più esposte all’azione del degrado degli agenti atmosferici. La nostra pittura al quarzo è Impiegata ormai da molti anni ed è possibile constatarne gli ottimi risultati avuti nel tempo.

Cos’è la pittura a calce? 2019-02-24T20:15:50+00:00

E’ un’antica pittura di origine naturale, insieme al silicato l’unico prodotto riconosciuto dalla Sovrintendenza delle Belle Arti.
E’ indicata per finiture all’interno e all’esterno, ed è il prodotto ideale per bagni, cucine e ambienti umidi, grazie al suo PH molto alto previene la formazione di muffe e funghi.
Particolarmente adatta per la realizzazione di colori opachi e di finiture destinate a durare nel tempo: grazie alla fase di carbonatazione, col passare del tempo il colore acquista tono e profondità.

Quali sono le caratteristiche delle pitture al silicato di potassio? 2019-02-24T20:12:17+00:00

Colori di stupefacente intensità, eleganza e resistenza nel tempo.
Le pitture ai silicati sono finiture per esterni ideali per edifici storici, per nuove costruzioni e per facciate isolate con cappotto termico. Il silicato di potassio è un prodotto che si contraddistingue per durata nel tempo e brillantezza.

Cosa sono le idropitture? 2019-02-24T20:06:34+00:00

Sono formulati acrilici esenti da solvente, si possono utilizzare su ogni tipo supporto murale, fatta eccezione dei supporti alcalini che andranno prima isolati. A seconda del tipo di resine impiegate nella formulazione possono essere utilizzati in esterno o all’interno e possono acquisire eccezionali prestazioni in termini di copertura, pennellabilita’, resistenza e lavabilita’.

Cos’è la carbonatazione del cemento armato? 2018-01-02T10:47:28+00:00

Il calcestruzzo armato è una struttura che unisce la capacità del calcestruzzo di sopportare grandi pressioni, a quella del ferro di sopportare pronunciate flessioni.

Detto questo, non si tratta di un materiale indistruttibile. Il suo nemico giurato è il fenomeno chimico della carbonatazione che deteriora il calcestruzzo in cui sono immersi i ferri di armatura.

Infatti, i sali presenti nell’acqua e nel cemento, quando vengono a contatto con l’anidride carbonica presente nell’aria, abbassano gradualmente il ph e aggrediscono la struttura in ferro attivando un processo di ossidazione che può perfino compromettere la sua stabilità.

Cos’è la contaminazione batterica murale? 2018-01-02T10:46:12+00:00

Parliamo di contaminazione batterica murale quando ci troviamo in presenza di muffe, licheni, distacco di pitture e sfogliamenti.

Questo tipo di contaminazione interessa quasi sempre vecchi intonaci o pitture di edifici generalmente posti in zone di montagna o in zone molto umide e nebbiose.
Per un totale recupero di queste superfici è indispensabile un idoneo ciclo di sterilizzazione mediante pulizia chimica e/o meccanica, al quale farà seguito un ciclo di pitturazione.
Lo stesso fenomeno all’interno delle abitazioni è innescato dall’umidità che si deposita sulla parete: questo fa sì che si abbassi il ph della pittura, che in breve tempo viene attaccata dalle muffe.
Per contrastare efficacemente il problema, si rende indispensabile analizzare alcuni fattori fra i quali:

-Isolamento termico dell’immobile rispetto all’esterno ed individuazione di ponti termici
-Tipo di pittura precedentemente utilizzata
-Ubicazione della parete interessata
-Scambio d’aria interno ed esterno
-Abitudini domestiche, cioè tasso di produzione di vapore nell’ambiente interno.

Quali sono le pitture che lasciano traspirare le pareti? 2018-01-02T10:45:07+00:00

Le pitture che per natura lasciano traspirare il muro in maniera naturale sono la pittura a calce e quella ai silicati di potassio: entrambe sono di origine naturale, in quanto la prima nasce dalla lavorazione del sasso di calce e la seconda dalla lavorazione del silicio.
Ci sono però anche altre pitture con un buon potere traspirante: come i siloxani, che se di buona qualità sono l’ideale per essere utilizzati come finitura su intonaci macro-porosi/anti-umido e le pitture idrorepellenti.

Quando usare il fissativo? 2018-01-02T10:43:31+00:00

Il linea di massima è buona norma iniziare sempre il lavoro con una prima mano di fissativo.
Quest’ultimo serve a regolare l’assorbimento del supporto e a consolidare vecchie pitture creando un ponte di ancoraggio.
Si applica quindi sia all’interno che all’esterno su vecchie pitture o su pitture di diversa natura rispetto a quella che andremo ad applicare, ma anche su supporti molto assorbenti o che spolverano leggermente.

Cosa sono le pitture nanotecnologiche auto pulenti? 2018-01-02T10:38:55+00:00

Le pitture nanotecnologiche auto pulenti sono realizzate con un film protettivo estremamente liscio e compatto che impedisce allo smog di aggrapparsi alle superfici permettendo invece alla pioggia di rimuovere facilmente lo sporco e preservare l’estetica delle facciate.
Sfruttando l’azione fotocatalitica delle nanoparticelle di biossido di titanio, inoltre, sono in grado di ridurre attivamente il livello di inquinanti nell’atmosfera, trasformando le sostanze nocive in innocue sotto l’azione dei raggi solari.

Perchè dovrei isolare la casa con un rivestimento a cappotto? 2018-01-02T10:37:50+00:00

Perché in questo si migliora notevolmente il clima interno e aumenti il tuo risparmio energetico. È possibile scegliere il sistema più adatto al tipo di immobile e alla sua esposizione geografia fra:

  • pannelli in polistirene espanso sinterizzato;
  • pannelli in lana di roccia, sistema ad elevata permeabilità al vapore;
  • cappotto composto da adesivo e rasatura con polvere ad elevata flessibilità e adesività;
  • sistema a cappotto minerale a base di calce idraulica naturale per incollaggio e rasatura di pannelli in lana di roccia, sughero, calcio silicato.
Come procedo nella tinteggiatura se la vecchia pittura si stacca? 2018-01-02T10:36:04+00:00

Prendiamo una mestica o un raschietto e rimuoviamo completamente gli strati di pittura che hanno ceduto e assicuriamoci che non ve ne siano altri prossimi al distacco. Spolveriamo la superficie e ripristiniamo gli spessori con lo stucco. Applichiamo una mano di fissativo su tutta la parete e procediamo infine con la pittura.

Come si tolgono le macchie di fumo e da infiltrazione dalle pareti? 2018-01-02T10:34:45+00:00

La prima operazione è quella di passare una mano sulla superficie da trattare. Controlliamo che non vi siano presenti tracce di grasso o unto come spesso accade nelle cucine. Se le troviamo, è necessario rimuoverle utilizzando o uno sgrassante non acido o della semplice lisciva oppure un comune sgrassatore neutro.
Sciacquiamo bene la superficie e lasciamo asciugare completamente prima di procedere. Adesso è possibile pitturare con “WATER NICOT” oppure, nei casi più ostinati, con il ciclo antifumo “SIGMA RENOVA”.

Come posso risolvere i problemi di condensa utilizzando una pittura? 2018-01-02T10:33:33+00:00

Purtroppo, generalmente ci accorgiamo del fenomeno della condensa sulle pareti solo quando il continuo ristagno di acqua ha già generato la muffa.
Cosa possiamo fare? Come prima mossa per debellare la muffa vi suggeriamo di utilizzare “LIQUIDO STERILIZZANTE P800” : potete applicarlo sia a spruzzo che a pennello.
Per ottenere un risultato ottimale, procediamo applicando poi almeno tre mani di “PITTURA ANTI CONDENSA” sulle pareti interessate dal fenomeno. Questa specifica pittura con effetto termo-regolatore è composta da microsfere cave e particolari resine che regolano l’escursione termica.

Come tolgo la muffa dalle pareti? 2018-01-02T10:31:32+00:00

Ci sono tre step da seguire.

1- Il primo e indispensabile passo consiste nel rimuovere la muffa presente sulla superficie utilizzando un prodotto sterilizzante come il “LIQUIDO STERILIZZANTE P800” applicato a spruzzo o a pennello. Lasciamolo agire per circa 15 minuti ed accertiamoci che non vi siano più presenti macchie grigie, nere o giallastre tipiche della muffa.
Nel caso vi siano ancora piccole tracce, ripetiamo l’operazione insistendo solamente sui punti ostinati. Lasciamo asciugare completamente la parete senza spazzolarla per evitare di diffondere le spore della muffa: queste infatti sono nocive anche se neutralizzate.

2- Nel caso fosse necessario, fissiamo bene la vecchia pittura, regolarizziamo l’assorbimento della parete e creiamo un buon ponte di ancoraggio per la nuova tinta applicando una mano di isolante fissativo ad acqua.

3- Finiamo la parete applicando due mani di “SALVAMUR PLUS”: si tratta quest’ultima di pittura antimuffa di alta qualità.

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